domenica 23 ottobre 2016

Camomilla e Cipolla di Silvana di Mauro

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Come molti di voi sanno la mia è una famiglia romana che ha scelto di vivere a Trieste per il mare, per il verde, per le montagne, per il senso di libertà, per il senso di civiltà e per molte altre ragioni. Siamo arrivati qui nell'agosto del 2015 e pochi giorni dopo siamo stati invitati da (allora conoscenze appena fatte) Silvana ad assistere alla liberazione dei rondoni. Eravamo molto curiosi, era per noi

un'esperienza nuova e ci sembrava interessante anche per i nostri bambini.
Sono rimasta talmente affascinata dall'evento che ne ho scritto un post (leggi).

Qualche mese dopo Silvana mi chiese se potevo leggere la mia poesia (così la definisce lei, per me è solo una semplice storia) al Museo delle Scienze Naturali in occasione di una ben più impegnativa lettura del suo racconto.
Come potevo dire di no, non ti capita tutti i giorni di trovare qualcuno che ti apprezza e che è disposto a condividere con te uno spazio tutto suo. Così ho letto la mia storia con i miei figli al mio fianco. Poi Dora ha letto Camomilla e Cipolla con una tale passione che ci ha trascinati tutti in volo nella storia di questo rondone che dopo tanta fatica al posto della sua casa ha trovato un muro di cemento ed è quasi morto tramortito dalla botta e dal dolore.

Brava Dora, una bellissima e emozionante lettura di una storia d'amore oserei dire vera. Sì, perché poi scopro che Camomilla e Cipolla esistono davvero, si sono conosciuti nell'associazione che con tanto amore Silvana cura con l'aiuto di Nadia (la bravissima illustratrice della storia). Ed è proprio in questo racconto che conosciamo Silvana e il suo amore per i rondoni, ma anche conosciamo i rondoni, la loro storia, le loro avventure e le attenzioni di cui hanno bisogno per non farla diventare una razza a rischio estinzione.

Un giorno mi arriva a casa il libretto e con mia grande gioia scopro che Silvana ha messo proprio la mia storia come incipit del suo racconto. Non potevo crederci, mi sembrava un sogno.
Siamo andate a cena insieme Silvana, Nadia e io e ho scoperto che Silvana da bambina aveva una certa passione per i pulcinotti, poi piano piano anche per le rondini. Sua nonna le raccontava che le rondini non si posavano mai a terra, che le rondini non si fermavano mai e segnavano l'inizio della primavera e la fine dell'estate con la loro migrazione. Sua figlia racconta che fu proprio un libro di rondini il primo che condivise con sua madre, forse rondini e rondoni sono sempre state una parte di lei, forse la loro migrazione le ricorda che anche lei qualche anno fa (non si chiede mai quanti anni ad una signora) è venuta qui da molto lontano, forse ci siamo conosciute proprio perché anche io sono venuta in qualche modo in migrazione. Così con questo preambolo di migrazioni, incontri e scambi voglio usare propri le parole di Silvana per augurare al libro di volare nelle case di coloro che sanno apprezzare una buona lettura e amano la natura:
Poi guarda il cielo blu: all'unisono cominciano a battere le ali, mentre entrambi vengono sollevati ul palmo di due mani delicate, a cui si aggrappano con gli artigli...
[...]
Sono finalmente liberi e vicini [...]

Buon viaggio

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