lunedì 12 ottobre 2015

Progetto NturalMente: La Barcolana

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Continuiamo a scoprire le meraviglie di Trieste per mano ai nostri bambini e devo confessare che siamo molto fortunati.
Arriva la Barcolana, tira la Bora e passiamo una splendida domenica triestina tra tradizioni, sole, Bora e amici.
Ma che cos'è la Barcolana?
Nasce nel 1969 per volontà di una importante società velica di Trieste, 51 iscritti, tutte imbarcazioni triestine. Nel tempo l'evento si costruisce una sua anima e nel 2001 partecipano 1968 imbarcazioni, e non sono tutte triestine!


Naturalmente non mancano sponsor, attività commerciali e promozioni culturali.
Lo spettacolo merita!


È la prima volta che vedo la Barcolana e respiro la sua aria, un'atmosfera emozionante!
I miei occhi si riempiono di colori, di voci, di vento, di mare, di sale, di gabbiani, di fumi provenienti dalle bancarelle, di suoni naturali che si confondono.
La gente è cordiale, sorride, c'è sempre posto per la curiosità di un bambino e per le sue domande!
"Papà che vuol dire ha scuffiato?"
"Vuol dire che la barca si è appoggiata completamente sul fianco fino a poggiare l'albero sull'acqua".
"E perché scuffia?"
"Magari si è strappata o impigliata una vela"
"Mamma quanti colori sul mare oggi, sono tutti amici?"
"Si amore sono tutti amici che condividono una stessa passione"
"Allora è bello trovare una passione da condividere con gli amici, e poi magari si vince pure. Mamma io ogni tanto voglio anche vincere".
"Certo amore, ce la farai".
"Mamma perché i gabbiani ogni tanto vengono sull'acqua e ogni tanto tutti insieme volano via?"
"Se si accorgono che c'è del cibo scendono in mare per prenderlo e mangiarlo, se sentono rumori strani si alzano in volo per controllare di che si tratta. I gabbiani sono gli uccelli del mare".
"Papà ma vengono a Trieste perché c'è la bora?"
"Diciamo di si. A Trieste la bora e il mare, si incontrano nello sport velico e nasce la Barcolana. Prima era solo triestina, ora è frequentata da tutto il mondo"
"Ma vi siete accorti che quando tira la bora forte, poi noi laggiù (verso Monfalcone) vediamo anche le Alpi? Nei giorni normali non sempre si vedono, perché?"
"Perché la bora porta via le immondizie amore e respiriamo il pulito".
"Allora mamma a Roma respiriamo sempre sporco?"
Trieste, da sempre un crogiolo di popolazioni, di lingue, di culture, di classi sociali. Una grandiosa città piccola che ha trovato il modo di far convivere queste moltitudini attraverso la condivisione di eventi culturali e spazi comuni. 
Come suggerisce la mia amica Paola, in un luogo così piccolo e così pieno di diversità ogni casa è una storia, ogni casa ha le sue abitudini, le sue preferenze e allora invitare qualcuno di tanto diverso a casa potrebbe creare dei disagi culturali piuttosto che personali, così Trieste opta per la condivisione della vita sociale cittadina in luoghi di appartenenza comune e all'aria aperta. 
Cultura, sport e ambienti naturali: nulla di meglio!

In questa città di vento sempre in movimento tutti ne parlano, la gente per strada ne parla, la televisione ne parla, a scuola ne parlano, tutti aspettano la Barcolana.
"Mamma, dicono che le barche saranno talmente tante da non far vedere il mare, pensa che bello".
"E pensa quanti colori amore mio".
"Però mamma, speriamo ci sia la Bora o le vele non veleggiano":
Che emozione, sembra essere un evento molto importante per Trieste...

... e non solo per Trieste.

Trieste, una città con una cultura antica, anzi con mille culture antiche, monumenti, storia, commercio, confini, incroci, incontri, guerre ... appena arrivi a Trieste trovi scritto:
Trieste città della Barcolana. 
Sicuramente la Barcolana può essere considerata una importante azione di marketing come se ne vedono tante veicolate da eventi sportivi e culturali.
Un luogo sportivo crea lo spazio e la volontà di incontrarsi tra persone di affari, appassionati di vela e di mare, curiosi, vecchi amici.
A Trieste, accompagnate dalla Bora, persone, affari, sport, natura e sviluppo si incontrano nella Barcolana, ogni anno la seconda domenica di ottobre.




La stagione calda cede il passo alla stagione fredda. Ho quasi avuto la sensazione che la Barcolana desse il benvenuto alla Bora, che tanto si teme e tanto si ama, in segno di accettazione, timore e rispetto.
Il rapporto dei triestini con la Bora mi ricorda il rapporto dei siciliani con l'Etna.
Ho conosciuto persone che per anni hanno costruito e ricostruito la loro casa alle pendici dell'Etna e guai a proporgli di costruirla altrove, loro appartengono al vulcano come il vulcano appartiene a loro.
"Mamma, le barche a vela sono felici che tira la Bora vero?"
"Suppongo di sì, anche i gabbiani sembrano felici, tu sei felice amore?"
"Si mamma". 
"Ho sentito dire che tirava a 60 nodi. Non ho controllato ma posso dire che non mi ha dato fastidio e i bambini ridono come matti quando corrono contro vento".





Pensa che emozione concludere per primo la Barcolana. Più di mille barche diverse per genere, grandezza, tradizione e provenienza. Tutte nella stessa competizione. Se ho ben capito il punteggio e l'ordine di arrivo vengono poi suddivisi per ordine di lunghezza delle imbarcazioni ma pensate che emozione il primo in assoluto che termina la competizione su tutte.





Questo evento può a ragione essere considerato una grande azione di marketing ma ha una matrice storica e culturale molto forte, sembra quasi di ripercorrere la storia della città di Trieste: antica e evoluta, accogliente e rigida, funzionale e ventosa, attivo crocevia di culture, commerci, idee, popoli, lingue ... Trieste.
Chissà che anche i bambini assaporino queste sensazioni, forse confuse e ancora solo sensazioni, chissà se è questo che rende un cittadino triestino.

Le imbarcazioni sono tantissime e il rientro di tutte ci accompagna fino al tramonto.
Quando guardi il mare al tramonto ti accorgi che un gran movimento ha accompagnato la città, un movimento composto e non troppo rumoroso.
Per mia fortuna accompagnato dal suono di una tromba, un suono dolcissimo per il quale non so chi ringraziare, un suono che ha accompagnato lo spettacolo fino al tramonto ...



... poi tutti a letto, felici!
Mi permetto di aggiungere che l'indomani mia figlia ha voluto rappresentare la barca vincitrice della Barcolana a modo suo e mi ha detto:
"Mamma, a la Barcolana c'erano il mare, la Bora, le onde, i gabbiani, il sole, gli scafi e le vele e gli alberi maestri. Poi mamma guarda, se il vento soffia da qui la vela si gonfia là".
A questo punto non mi sento di dire altro.

La Barcolana - Micól


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