martedì 6 ottobre 2015

Progetto NaturalMente. Sopra e sotto la terra: stalagmiti e stalattiti

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Rimane aperta la questione: impariamo a scuola o in mezzo alla natura? 
Forse la risposta è una via di mezzo ma sembra che non sia possibile. Dunque da un momento storico in cui le lezioni si facevano a casa, saltuariamente e si insegnava solo a leggere, a scrivere, a contare, sommare e qualche cenno di letteratura italiana, meglio se poetica; ad un periodo in cui a scuola si impara tutto e subito.
Bambini molto piccoli già chiusi tra quattro mura con la testa china sui quaderni per imparare le lettere e i numeri, a distrazione di ciò si guarda il grande schermo che trasmette un documentario in lingua in modo da imparare a riconoscere la natura in diverse lingue, ecco ... leggete lentamente e ad alta voce ... imparare a riconoscere la natura e in diverse lingue.
Che cos'è la natura? e perché in diverse lingue?
Rallentiamo.
Impariamo meno cose, ma impariamole davvero.
A riconoscere (?) la natura.
Ma come si può riconoscere una natura che si è vista solo sui libri, attraverso le fotografie e/o i documentari?
Perché apprendiamo le lingue?
Per scrivere lettere commerciali? Esistono i prototipi già predisposti e non serve affaticarsi tanto. Apprendiamo le lingue per entrare in contatto con altre culture? Con altri popoli? Senza mai scendere in strada o viaggiare, come possiamo entrare in contatto con altri? Chi sono questi altri? Perché tante ore a scuola? Per imparare dai libri ciò che sarebbe meglio imparare dal vero?
No, tante ore a scuola per liberare i genitori dai figli! Per vendere tanto materiale! Per rendere la vita frenetica e meno piacevole! E benché questa è la triste realtà, meno male che c'è la scuola.
Proviamo a chiedere un'educazione alla natura, alla cultura, al diverso, più adeguata e senza tante frustrazioni.
Avete provato mai a spiegare a vostro figlio la grandiosità di un meteore che cade sulla terra?
Tutto molto grande e mille colori divampano e rimangono, poi spariscono.
Un enorme palla e poi un enorme buco a strati, a strisce.
Poi, tutto si normalizza e il buco diventa monumento perché quando lo vedi ti accorgi di quanto è grande il mondo e di quanto sei piccolo tu.
La natura non muore ma si trasforma, l'uomo muore! 
È un concetto chiave a mio avviso.
Ma come può un bambino che .... perché quando lo vedi ti accorgi quanto è grande il mondo e quanto sei piccolo tu ... un bambino che ha visto la natura solo in fotografia, che per quanto siano grandi le stampe, si percepiscono come inferiori.
Come può un bambino che ha studiato la natura a scuola pensare che inquinare un pochino, disboscare un pezzetto di foresta, bruciare un po' di terra, affumicare il cielo e sporcare un po' il mare, possa essere grave?
"Mamma ma cosa c'è dentro la terra? Dentro questa roccia colorata cosa c'è? Si arriva al centro della terra? Di che colore è dentro la terra? Ma, la terra ha un colore?
La risposta è una ricca passeggiata in mezzo alla natura. Quando passeggiate con vostro figlio nella natura prendetegli la mano e spiegategli cosa sta osservando:

C'è una montagna, piccola ma non facile. Sulla sua parete ci sono diversi colori, ciascuno strato indica una diversa era e un diverso rapporto con l'acqua.
Val Badia
Eccola laggiù, chiara, scura, grigia, marrone, rossiccia.
Immagina di entrare dentro quella roccia e scendere al centro della terra, sulla parete rocciosa vedrai le diverse ere che le rocce hanno incontrato nel loro percorso di crescita. Sono tanti gli scalini che portano al centro della terra, c'è buio in questo passaggio ed è un po' umido ma quante cose si vedono qua sotto.
Carso

Carso
Sentite l'umido? È l'acqua dei fiumi che scorre sotto terra, poi ogni tanto emerge, esce fuori e forma fiumi, laghi, fino ad arrivare al mare, fino a diventare ghiaccio.
Val Badia
L'acqua quando esce dalla roccia di solito è fresca da bere e pulita, si chiama sorgente ed è piena di minerali naturali che fanno bene all'uomo. Ma bisogna rimanga pulita.
Val Badia
Man mano che si cammina all'interno della roccia si scopre che tutto sommato le invenzioni dell'uomo non sono altro che un abbellimento di ciò che in natura esiste già e poi, di abbellimento?
"Guarda mamma, quella roccia somiglia alla madonna che tiene in mano il bambino Gesù. Guarda, madre e figlio come me e te, esistevano già allora le mamme che amavano i figli?"
Carso
Carso
"Già e le nostre statue somigliano molto a queste sculture vero?"
All'interno della roccia l'acqua scorre su dei canali e ogni tanto qualche goccia scappa fuori e cade su pezzi di roccia che nell'arco di secoli e millenni formano  giganti coni di roccia irregolari, spesso tondeggianti: le stalagmiti.
Carso
Carso
"Mamma, somigliano alle stalattiti di ghiaccio che abbiamo visto a Scanno, allora siamo vicini".
Scanno
"No, non siamo vicini ma la natura è presente ovunque, è una e non si lascerà distruggere dall'uomo. La Natura si modifica, non è interessata a rimanere così come la conosciamo noi. L'uomo ha bisogno della Natura e deve fare bene attenzione a che si mantenga nel migliore dei modi ... ma questa è un'altra storia, si chiama ecologia anzi, forse, si chiamava ecologia, oggi si chiama economia".
"Adesso vieni amore, dobbiamo fare i compiti altrimenti da grande non capisci niente e non diventi ricco!"
"Ma no mamma, è bello qui. Stiamo un altro po'". 


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